17 Nov 2017

Antonio Corvino

Università Suor Orsola Benincasa
https://www.unisob.na.it/

Archeologo e dottorando, XXXI ciclo col titolo di “Humanities and technologies”, presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Dal 2014 collabora con la Cattedra di Letteratura Latina Medievale dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
I suoi studi partono dall’archeologia classica, per poi focalizzarsi, attraverso lo studio della filologia medievale, sulle digital humanities, le interazioni vigenti e possibili tra l’informatica e le realtà afferenti ai BB.CC.
Ha partecipato a numerose missioni archeologiche in siti classici e medievali in Campania e Molise ed è membro attivo del PRIN 2015 ‘ALIM’. Si occupa prevalente di digitalizzazione di manoscritti medievali, codifica testuale in XML-TEI e informatica applicata ai BB.CC.

Antonio Corvino, Archaeologist and PhD student, XXXI cycle under the title of "Humanities and technologies" at the University “Suor Orsola Benincasa” of Naples.
Since 2014 he has collaborated with the Chair of Medieval Latin Literature at the same university. His studies start with classical archaeology, and then focus, through the study of medieval philology, on digital humanities, I.e. the interactions between computer science and Cultural Heritage He has participated in numerous archaeological missions in classic and medieval sites in Campania and Molise and is an active member of the ALIM project, funded as a part of PRIN 2015. He deals mainly with the digitization of medieval manuscripts, textual encoding inXML-TEI and Computing applied to Cultural Heritage.

SESSIONE 5

Open Data Science e e-Infrastructure

A.Da.M. 1.0 (Archaeological Data Management): un'applicazione al servizio dell'archeologia per la gestione dei dati di scavo e ricognizione

Antonio Corvino, Nicodemo Abate and Fabio Giansante

I dettami della documentazione archeologica impongono di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili per ogni evidenza, sito, oggetto/i rinvenuto/i durante l'attività di scavo e ricognizione, con particolare attenzione alla registrazione di informazioni di base nel caso di contesti di scavo archeologico. L’idea di A.Da.M. (Archaeological Data Management) nasce dall’esigenza, avvertita e maturata in anni di lavoro, di avere uno strumento agevole e nello stesso tempo veloce per l’immissione di dati, eliminando così le operazioni ridondanti cercando di arrivare alla creazione di uno standard vicino quanto più possibile alle esigenze singole di ogni contesto.

Ovviamente, il mobile (smartphone e tablet) rappresentano il mezzo preferenziale per la creazione di uno strumento simile: maneggevole, con buona autonomia e facilmente trasportabile. A.Da.M. nasce come architettura per dispositivi fissi, tablet e smartphone che consente la gestione delle informazioni pertinenti ad i propri lavori: cantieri, ricognizioni e laboratori. Lo strumento è studiato per il singolo archeologo (studente, ricercatore, libero professionista) e per gli enti (ditte, cooperative, università) tramite diversi livelli di autority, consentono il lavoro, in singolo o in team, su uno o più progetti. All’interno di un unico applicativo è così possibile accedere a tutti gli strumenti che solitamente un archeologo

A.Da.M. 1.0 (Archaeological Data Management): an application at the service of archaeology for the management of excavation and reconnaissance data

Antonio Corvino, Nicodemo Abate and Fabio Giansante

For any evidence, site, object/s found during excavation and reconnaissance, the dictates of archaeological documentation require the gathering of as many information as possible, with particular attention to the registration of basic information in the case of archaeological excavation contexts.

The idea of A.Da.M. (Archaeological Data Management) is born from the need to have an easy and fast tool for data entry, thus eliminating redundant operations while trying to achieve a standard as close as possible to the individual needs in any context. Obviously, portable devices (smartphones and tablets) are the preferred means for creating a similar instrument: handy, with good autonomy and easily transportable. A.Da.M. was born as an architecture for fixed devices, tablets and smartphones that allows the management of information relevant to archaeological research works: excavation sites, reconnaissances and labs. The tool is studied for single archaeologists (students, researchers, freelances) and for organizations (firms, cooperatives, universities) and allows for the single or team work on one or more projects, thanks to different levels of authorization. Within a single application it is thus possible to access all the tools an archaeologist normally exploits on site to register data and information.