Architetto, Phd in “Materiali e Strutture per l’Architettura” presso l'Università degli Studi di Firenze e Professore di Applicazioni Digitali presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, dal 2010 è fondatore dello Studio Glowarp (glowarp.com) dedito alla progettazione multimediale e specializzato nelle Nuove Tecnologie per l’Arte (NTA) e alla loro diffusione. Nel 2013 idea e co-cura il GLOWFestival (glowfestival.it) evento dedicato alla realtà aumentata in spazi pubblici indoor-outdoor, realizzato presso la città di Ostuni (Br). L'esperienza maturata negli anni nel campo della realtà aumentata in spazi pubblici e video mapping applicati alle più svariate tipologie di superfici, sia esse indoor che outdoor, ha permesso di focalizzare le proprie ricerche e applicazioni in ambito museale finalizzando gli interventi alla valorizzazione dei beni artistici e culturali attraverso narrazioni digitali che puntino al senso dell'intervento, lasciando alla spettacolarizzazione un ruolo importante ma non centrale nella fruizione. Attualmente lo Studio è coinvolto in diversi progetti di ricerca museale e collaborazioni istituzionali volti alla ibridazione della realtà aumentata in spazi pubblici con altre tecniche comunicative ed anche alla pubblicazione di una linea editoriale dedicata all'apprendimento delle tecniche base e avanzate di video mapping e realtà aumentata per il settore "digital heritage".

Augmented Cityscape: Il caso Glowfestival come valorizzatore del patrimonio culturale del territorio

Le esperienze maturate dallo Studio Glowarp nell'applicazione della realtà aumentata - intesa come video mapping - hanno fornito la possibilità della realizzazione di un Festival interamente dedicato a questa disciplina. Nato nel 2013 e realizzato ogni anno nella città di Ostuni - famosa in tutto il mondo per il suo centro storico dipinto a calce bianca - il GLOWFestival è stato ideato come un progetto quadriennale che ha visto nel luglio del 2016 la sua quarta edizione. GLOWFestival richiama la serie di Festival internazionali dedicati alla luce, evocando un evento interamente dedicato al suo utilizzo come medium artistico al fine della rivalutazione di beni culturali sotto-valorizzati attraverso l’uso di tecnologie digitali. Fondamentale è stato il ruolo del web, che si è rivelato un ottimo spazio di condivisione e diffusione, il che ha permesso l’attivazione di una serie di collaborazioni interdisciplinari, oltre a contribuire allo sviluppo territoriale attraverso l’utilizzo di tecnologie ICT in spazi pubblici. Tale diffusione social ha reso possibile la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo, che sono confluiti in un ambiente aperto sia alla diffusione di competenze consolidate sia alla formazione di nuovi giovani performer. GLOWFestival è un evento caratterizzato dall’utilizzo della realtà aumentata non solo a livello architetturale indoor ma anche il location outdoor, con la costante di una finalità volta alla valorizzazione di beni culturali misconosciuti. Le scelte strategiche impiegate hanno reso possibile l’avvicinamento di diverse fasce d'età alle potenzialità espressive che il video mapping offre in termini di spettacolarizzazione attraverso la forma dell’edutainment artistico. Si vuole in questa sede procedere a una disamina relativa ai risultati, alle criticità ed alle potenzialità derivanti da tale esperienza quadriennale.

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